La società tirrenica cerca di correre ai ripari cercando di scalare posizioni in classifica sinora deficitaria, solo 4 punti in 11 gare e distante ben 9 lunghezze dalla prima squadra fuori dalla zona playout.
L’impasse biancoazzurro della società del presidente Claudio Perrone preoccupa non poco circa l’epilogo stagionale e, cercando di dare la classica scossa, arrivano responsabilmente le dimissioni di mister Fabio Ferrara.
Quando le cose non vanno, il primo a risponderne è sempre l’allenatore, prassi consolidata oramai, molto più semplice e risolutivo. Sebbene in un organico siano evidenti le lacune tecniche, tra “dimissioni” ed esoneri, la strada più breve nel cercare di porre una toppa è immolare sull’altare la vittima sacrificale predestinata: l’allenatore.
Il posto in panchina resta vuoto per poco, quasi subito infatti occupato da Nicola Mandarano, fresco dal divorzio dal DB Rossoblù Città di Luzzi, nel duplice e difficile ruolo di allenatore e calciatore.
A rimettere a posto i cocci, scende in campo il prepensionato Thomas Rinaldi che, tra il ruolo di Team Manager e Direttore Sportivo, metterà a disposizione la propria esperienza per tentare di traghettare la nave in acque più tranquille.
Intanto, in quanto a volti nuovi, si aggiungono al parco atleti Orlandino De Rose e Samuele De Luca, sempre in attesa di altre individualità che possano garantire maggiore spessore tecnico e fisico.