E sono sette le sconfitte consecutive che il Castrovillari ha dovuto subire in questo inizio di campionato, al passivo ben 23 reti con solo 4 centri a favore. Numeri che parlano chiaro, se non ci sarà una svolta immediata, sarà dura rincorrere quantomeno la zona playoff che, per fortuna, è per ora a quattro punti per l’ultima posizione utile per giocarsi tutto nell’appendice playout di fine stagione.
Le vicende societarie, che non conoscono soste, stanno coinvolgendo la squadra ancora senza un tecnico e affidata al volenteroso Emilio Riccio, inibito a qualsiasi soluzione interna se non si interviene sostanzialmente sul parco atleti.
La crisi diventa pericolosa, il tempo non concede sconti. Per quanto chiesto anche dall’ex presidente Di Dieco serve che altri imprenditori confluiscano in società lasciando intendere che non intraprenderà l’avventura in solitaria.
Tanta confusione anche nelle figure dell’organigramma, sbandierato ma puntulamente smentito dai fatti. Dal duo in presidenza Oliva&Nardone solo il secondo resta in società ma con ruolo ridimensionato, si annuncia il rientro di Nicola Mazzuca come presidente ma voci di marciapiede riferiscono di una nuova dimissione inoltrata con PEC, il subentrante DS Musacco al posto del dimissionario Molino ha tentato di allestire una squadra decente ma con le casse che languono inevitabilmente si è defilato (anche per motivi di lavoro), il Responsabile alla Sicurezza Aldo Martina si è dimesso dopo pochi giorni dall’incarico, insomma una discontinuità che inevitabilmente si rispecchia nei risultati in campo. Restano in pochi a voler difendere la bandiera e l’onore della società che, in quanto a blasone storico, merita ben altro di quanto invece sta sopportando. Onore a Giovanni De Santo e a pochi altri che non si arrendono, ma da soli possono fare ben poco.
Intando sulle tribune del comunale nell’ultima gara interna di campionato erano presenti l’ex tecnico Ciccio Napoli e l’ex DS Ciccio Molino (si profila un MOLINOTER?). Il primo, nella serata di ieri, avrebbe rifiutato l’incarico mentre per il DS nessuna sorpresa potrebbe essere esclusa.
La piazza, i tifosi, sperano che finalmente si possa tirare un sospiro di sollievo, assistere a una retrocessione programmata non sarebbe uno spettacolo che onorerebbe i sacrifici di chi ha lottato per portare i lupi del Pollino in questi scenari.