Cristian Fiorentino
Sarà una tappa del tutto particolare quella indetta dall’Asd Corigliano Bike per sabato prossimo 20 maggio. L’associazione ciclistica coriglianese, in sinergia col gruppo “Lady Bike” e Acsi (Associazione, Cultura, Sport Italian), in prossimità del decennale della commemorazione di Fabiana Luzzi, ha programmato una pedalata dedicata alla memoria della ragazza atrocemente uccisa il 24 maggio 2013. Idea originale nata dal dinamico gruppo guidato dal presidente Nicola le Voci per omaggiare come si conviene l’indimenticata giovane Fabiana. Attraverso questa manifestazione, inoltre, si vorrà promuovere lo sport come mezzo sociale e educativo rivolto soprattutto alle nuove generazioni. Pedalata denominata “Basta Violenza sulle Donne” e condivisa anche dai genitori di Fabiana e dal centro “Antiviolenza Fabiana”. Iniziativa aperta a tutti, specie a sportivi e agli amanti delle due ruote, con l’itinerario che prevede il raduno alle ore 14:30 e lo start fissato alle 15 presso il parco periurbano, allo scalo coriglianese, intitolato da qualche anno proprio a “Fabiana Luzzi”. I ciclisti della Corigliano Bike per l’occasione indosseranno una maglia celebrativa bianca con il nastrino rosso sul petto e la scritta centrale “Basta Violenza sulle Donne”. Per l’occasione annunciata anche la presenza di partecipanti non solo del comprensorio ma anche dall’intera provincia, di alcune delegate del centro “Antiviolenza Fabiana” nonché del presidente della Confcommercio di Cosenza Klaus Algieri, già invitato e omaggiato della t-shirt commemorativa.
La carovana partirà dallo scalo e toccherà, per vie interne, contrada Fabrizio per poi transitare per gran parte di Schiavonea e risalire verso lo scalo dove saranno effettuati in totale due giri. Gruppo che approderà nella frazione campagnola Pendino e sosterà, tra momenti di preghiera e deponendo dei fiori, nel luogo dove fu assassinata la giovane sedicenne. Evento sportivo e evocativo, proposto dalla Corigliano Bike, per dire ancora una volta e per sempre no a qualsiasi brutalità sulle donne e per sensibilizzare una tematica, purtroppo sempre attuale, e su cui bisogna vigilare, tenendo ben accesi i riflettori, e educando a partire dai più piccoli ai più grandi: alla cultura del rispetto, alla non violenza, al dialogo e alla parità di genere e ruolo.