Cristian Fiorentino
Dopo l’ultimo e trentesimo turno, va in archivio la regular-season del girone A di Prima Categoria. Domenica scorsa, infatti, sono arrivati i primi importanti verdetti in attesa degli spareggi post-season. Il Trebisacce ha festeggiato meritatamente il ritorno in Promozione mentre nelle semifinali play-off di domenica 21 maggio, il Mirto-Crosia riceverà il Rota Greca e il Kratos Bisignano il Malvito. Per l’accesso alla finale, avvantaggiate dal fattore casalingo crosioti e bisignanesi anche se chi avrà la meglio tra le quattro pretendenti attuali dovrà poi giocare il play-off assoluto, in campo neutro e gara secca, contro la vincitrice del gir. B di Prima Cat. . Nella zona calda, con lo Spezzano retrocesso da ultima, gli accoppiamenti play-out domenica prossima, 21 maggio, vedranno il Cus Cosenza ricevere il Tarsia e il Fuscaldo ospitare la New Academy San Giacomo. Ovviamente Cus e Fuscaldo partono col vantaggio del miglior piazzamento finale che garantirà la possibilità di poter ottenere la salvezza sia con il successo che con un pareggio ma, in questo ultimo caso, solo dopo i tempi supplementari. Identico discorso ovviamente vale per le semifinali e finali play-off mentre nel play-off assoluto in caso di parità ai supplementari serviranno i calci di rigore per decretare la promossa in Promozione. Intanto, in casa Rangers Corigliano, chiusa la stagione con l’ultima bella vittoria, è tempo di riflessioni, giusto relax ma anche di prime programmazioni. Colmare le lacune, allargare l’organigramma societario e tecnico e ampliare i sostegni dovranno essere passaggi necessari per viaggiare verso la nuova stagione. Visto l’andamento difficoltoso della prima parte di campionato e le mille traversie, la manna dal cielo fondamentale per la salvezza porta il nome dell’esperto tecnico Vincenzo Pacino. L’allenatore coriglianese purosangue è riuscito nell’intento di centrare l’obiettivo, con pochi innesti, ricompattando il gruppo esistente, valorizzando tanti giovani calciatori del comprensorio, in una rosa comunque con una media molto green, e cambiando passo al cammino stagionale. «Sono soddisfatto- ha esordito mister V. Pacino- dell’ardua impresa compiuta. Al mio arrivo la situazione era abbastanza precaria ma grazie alla costanza e all’impegno di tutti, in serenità i ragazzi hanno fatto quadrato e lavorando hanno tirato fuori il meglio di sé stessi all’unisono. Dopo aver carburato, dopo qualche settimana, sono iniziati ad arrivare i risultati vincendo quasi tutti gli scontri diretti salvezza che per noi hanno fatto la differenza. Gruppo che, attraverso la preparazione, ha avuto una crescita notevole in termini di prestazioni anche contro avversarie attrezzate e quotate. In alcuni casi, nonostante sconfitte di misura, il rendimento è stato alto perché il gruppo ha preso consapevolezza dei propri mezzi. Aver contribuito alla crescita del collettivo e di qualche singolo, è un ulteriore gratificazione che spero possa servire al futuro del club e individualmente». In effetti, l’indice dell’affiatamento tra allenatore e team si è potuto notare ad ogni gol realizzato perché il marcatore e il resto della squadra cercavano sempre l’abbraccio del mister e del resto della panchina. Utile e fondamentale, sul fronte tecnico, anche l’apporto del vice e collaboratore tecnico Demetrio Caputo, per un breve periodo anche traghettatore, e dell’allenatore dei portieri Alfonso Versace nonché del dirigente accompagnatore Franco Alfano. La sfida che ha cambiato volto alla stagione è stata la trasferta di San Giacomo d’Acri, allorquando sotto di tre reti nel primo tempo, il R. Corigliano ha ribaltato nella ripresa il risultato vincendo e proseguendo la striscia positiva che poi lo ha condotto alla salvezza con due turni d’anticipo. «La stagione- ha proseguito il trainer V. Pacino- è stata sacrificata ma non sempre si possono fare miracoli. Quest’anno, a campionato in corsa, siamo stati bravi nel fare di necessità virtù e rimboccarci le maniche nonostante tante vicissitudini, comprese quelle legate in ogni turno a indisponibili e infortunati. Per l’avvenire, sarò ben lieto di parlare con la dirigenza ma solo nel caso in cui ci siano le condizioni di un progetto sano, costruttivo e ambizioso. Alla base, servono programmazione e uno staff di persone appassionate dove ognuno svolga il proprio ruolo e una rosa di giocatori esperti che ben si può sposare con i giovani interessanti già in organico. Su queste basi- ha concluso l’allenatore V. Pacino- si può lavorare e crescere guardando lontano anche perché Corigliano merita un rilancio in ambito calcistico per ridare fiducia e nuovo entusiasmo ad appassionati e sportivi». Società che, facendo tesoro di questa stagione, non dovrebbe tardare ad esprimersi sia per il punto in merito al campionato appena concluso che per le strategie future.