Cristian Fiorentino
Per la prima volta in assoluto tre ciclisti dell’Asd Corigliano Bike hanno percorso in tre tappe (dal 29 aprile al 1° maggio 2023) la “Via dell’Eremita” e la “Via dei Monasteri” del “Cammino di San Francesco di Paola”. Si tratta di Giuseppe Lupinacci, Giuseppe Geraci e Domenico Sprovieri che hanno dato vita alla prima edizione del “Cammino in Mtb” (Mountain Trail Bike). Rappresentanti del club ciclistico coriglianese, da qualche tempo tra le associazioni ufficiali degli “Amici del Cammino” di S. Francesco di P., che si sono fregiati del primato di aver attraversato in bici (notoriamente si affronta a piedi) due delle tre vie del “Cammino di S. Francesco di P.”. L’itinerario li ha visti partire dal santuario di Paola toccando i quattro conventi costruiti in vita da San Francesco ossia Paola, Paterno, Spezzano Sila e Corigliano. I tre audaci pedalatori in tre giorni, tra asfalto e sterrato, hanno macinato 200 km per 8000 metri di dislivello in sella a mtb muscolari. Nella prima tappa (62,7 km) da Paola sono passati da San Fili e Cerisano sino a raggiungere l’eremo di Paterno. Nella seconda giornata (81,8 km) da Paterno a Cosenza, quindi al santuario di Spezzano Sila, per poi procedere per San Pietro in Guarano e arrivare a Rose. Nella tappa finale (53,4 km), i tre pedalatori coriglianesi da Rose verso Acri per poi approdare al quarto santuario edificato da S. Francesco di P. a Corigliano. Indossata la maglia ciclistica e celebrativa del “Santo Patrono” già vestita lo scorso 12 marzo, in occasione del pellegrinaggio della reliquia dello zoccolo nel tratto da Acri a Corigliano. Progetto del “Cammino di S. Francesco” in bici nato proprio in quella particolare giornata e dopo aver già sostenuto, mesi prima, il “Cammino della Via del Giovane” (da San Marco Argentano a Paola). I tre ciclisti erranti, nelle due notti della speciale corsa, hanno trovato ospitalità dai frati nei conventi di Paterno e Pedace. Gli altri membri della “Corigliano-Bike” hanno sostenuto i tre amici corridori a distanza e scortandoli anche, da Acri a Corigliano, con le auto e non con le bici causa le avverse condizioni meteo. A margine delle fatiche fisiche, gravate proprio dalla pioggia, ma con spirito entusiastico i tre ciclisti sono arrivati al santuario di Corigliano, nel pomeriggio del 1° maggio, accolti da un tempo uggioso, dal Padre Superiore Giovanni Cozzolino, dal resto del team “Corigliano-Bike” e dalla comunità parrocchiale.
Lo stesso Padre Cozzolino ha vidimato con l’imprimatur del santuario coriglianese le tessere dei tre corridori a cui è stato rilasciato il certificato ufficiale del “ Testimonium del Cammino di San Francesco di Paola”. Enorme l’emozione e la gratificazione dei tre bikers coriglianesi che hanno quasi annullato la stanchezza come si evince dalle loro parole a caldo: «L’idea di percorrere la “Via dell’Eremita” e “La via dei Monasteri” è nata percorrendo la “Via del Giovane” nel 2022. Quell’esperienza, percorsa con grande interesse da gran parte della Corigliano Bike, ci ha spronato a proseguire. Lo scorso febbraio 2023, inoltre, siamo stati accreditati e riconosciuti ufficialmente come associazione sportiva dilettantistica, da parte del “Cammino di S. Francesco di P.”, tra gli amici del Cammino. Formale sinergia istituzionale che ci ha rinsaldato donandoci nuovi impulsi per pianificare l’evento appena conseguito. Molti dei tratti- spiegano i corridori- non erano mai stati attraversati in Mtb e il prospetto presentava un’ardua effettuazione. Dopo le prime attività di planning, il presidente Nicola Le Voci ha indicato il prospetto da seguire per noi tre partecipanti in sella. Non trattandosi di un evento sportivo per ottenere un primato, il principio vuole mettere a disposizione della collettività esperienza e preziose informazioni fornendo agli interessati la possibilità di cimentarsi in questa avventura in bici attraverso prossime tappe. Noi ci siamo proposti di portare avanti il progetto mossi da spirito di Fede verso il Santo Patrono della Calabria e per la passione della Mtb. Le tre giornate- specificano i corridori- sono state molto intense e i nove tratti perlustrati presentano difficoltà elevate per la percorrenza in bici. Indice che le vie in questione possono essere percorse solo da bikers esperti e con un livello di allenamento almeno medio. Tuttavia, durante le impegnative pedalate ci siamo ritrovati, all’unisono, immersi in un groviglio di emozioni. Risulta straordinario, in effetti, pensare come che quei luoghi e quei paesaggi siano stati percorsi, con maggiori difficoltà, dal nostro S. Francesco. Oltretutto, per noi tre bikers e Asd Corigliano bike, ottenere con tanto timbro del santuario e autografo di Padre Giovanni Cozzolino, il “Testimonium del Cammino di San Francesco di Paola”, per aver percorso il Cammino da Paola a Corigliano, è motivo di grande orgoglio. Nei tre giorni, inoltre, con percorsi molto tecnici, gravosi e di sollecitazioni per le bici ai massimi livelli, non si è riscontrato alcun inconveniente tecnico. Chi usa la Mtb in tali percorsi sa che, statisticamente, è molto difficile. Il buon Lupinacci, biker di livello ma anche meccanico del gruppo, è rimasto molto meravigliato pur avendo con sé in questa traversata uno zaino attrezzatissimo di ricambi e materiale per l’occorrenza. E insieme a lui anche io e Domenico Sprovieri siamo rimasti stupiti di questo “piccolo prodigio”. Aggiungo che non abbiamo riportato nessun graffio, nessuna caduta, nessun trauma anche di lieve entità e per noi che abbiamo uno stile di guida “battagliero” è stata una piacevole benedizione. Le sensazioni intime collettive e personali sono state tante come ad esempio quella vissuta nel tratto tra Acri e Corigliano dove abbiamo pedalato con nebbia fittissima. Unanimemente, abbiamo avvertito la sensazione di una presenza protettiva che, secondo noi, era identificabile nel Santo. Il Cammino di S. Francesco di P., come tutti i cammini conosciuti- hanno concluso i due Giuseppe e Domenico- rappresenta la metafora della nostra vita: tante tappe, mille difficoltà, tanti imprevisti, tanta sofferenza ma anche successi, piccole o grandi gioie e soprattutto determinazione a raggiungere gli obiettivi». E se già prima della partenza per il “Cammino di S. Francesco”, come dichiarato dal presidente della Corigliano-Bike N. Le Voci, erano arrivate tante richieste, c’è da scommetterci che nei prossimi giorni e settimane ne arriveranno una miriade. Una seconda e più nutrita pedalata del “Cammino in Mtb”, per la “Via dell’Eremita” e la “Via dei Monasteri”, è già in programma per i prossimi mesi ma se ne saprà di più solo prossimamente. Intanto, alla Corigliano-Bike e ai suoi tre alfieri vanno i plausi per un’impresa seppur benedetta anche titanica. Il tutto mentre la fama del “Cammino di San Francesco”, a piedi e da oggi anche in bici mtb, continua a riscuotere consensi in lungo tanto da meritarsi l’inserimento nel catalogo dei “Cammini Religiosi” del ministero del turismo. Proprio quel turismo religioso, da sempre invocato, e forse oggi attuabile anche in Calabria grazie al suo Santo per eccellenza ripercorrendo i miracolosi sentieri tracciati personalmente da S. Francesco di Paola. Unica nota dolente la notizia, arrivata proprio durante la prima tappa, della prematura scomparsa di Padre Giovanni Tolaro, fino allo scorso anno Padre Superiore proprio al Santuario di Corigliano a cui oltre la comunità coriglianese e anche la Corigliano-Bike hanno tributato un pensiero e una preghiera in memoria.