Dall’inviato a Tokyo PASQUALE GOLIA
L’Italia sportiva non si ferma alle Olimpiadi di Tokyo 2020 ed arricchisce il medagliere ( già 12 medaglie totali) con altri due bronzi ed un argento in una giornata, la quarta della rassegna di gare, al femminile. Le tre medaglie, infatti, arrivano dalle ragazze della squadra spada femminile, dal Judo e dal sollevamento pesi. Il team azzurro della scherma, infatti, batte nella finalina del terzo posto le favorite cinesi e risollevano il bilancio, deficitario, della specialità ai Giochi giapponesi. L’altra medaglia di bronzo, invece, arriva a sorpresa dal Judo femminile (63 kg) con la 26enne molisana Maria Centracchio, all’esordio olimpico. Il capolavoro, invece, lo centra Giorgia Bordignon con una medaglia d’argento, con doppio record italiano, nel sollevamento pesi (cat. 64 kg). Il resto della giornata vede per lo più sorrisi per gli azzurri in gara: L’Italvolley femminile batte la Turchia 3 a 1 e volo a punteggio pieno nel girone. Nel tennis femminile Camila Giorgia va ai quarti di finale, battendo la ceca Pliskova, nel giorno in cui l’dolo di casa Naomi Osaka esce dal torneo. Nella pallanuoto maschile il Settebello, dopo una rimonta da sogno ( 2- 6 il passivo al secondo quarto) pareggia 6 a 6 con la Grecia. Note liete anche dall’arco con Nespoli agli ottavi e nella boxe femminile dove avanza anche Rebecca Nicoli. Tuttavia la copertina di questa giornata olimpia a Tokyo è tutta per la “divina” Federica pellegrini, infatti, nella notte italiana è riuscita a centrare la sua quinta finale in altrettante Olimpiadi nei 200 mt. S.l. Un’impresa mai riuscita nella storia dello sport olimpico a nessuna italiana.
FEDERICA PELLEGRINI NELLA STORIA DELLO SPORT Federica è tornata a far innamorare l’Italia, entrando nella storia olimpica, diventando la prima donna nella storia ad aver centrato la quinta finale consecutiva nella stessa specialità, i 200 stile libero. La seconda semifinale l’ha vista chiudere al terzo posto per il settimo tempo in 1’56″44 dopo aver virato a 27″54, 57″11 e 1’27″04. Fede era arrivata in semifinale con qualche dubbio, con il penultimo tempo su 16 qualificati. Dubbi spazzati via nella notte italiana con una gara condotta senza nulla da perdere stavolta. Terzo tempo di batteria e pass strappato verso la sua ultima finale olimpica, così ha detto Federica Pellegrini, commossa, al termine della gara. La più veloce è stata la neolimpionica australiana dei 400 sl, Ariarne Titmus in 1’54″82, seguita da Siobhan Haughey un 1’55″16 e dalla americana Katie Ledecky, autrice di 1’55″34. Pericolo scampato ma ora si godrà la sua quinta finale olimpica dopo un argento, un oro, un quinto e un quarto posto. Una sequenza impressionante. Soltanto il leggendario Micheal Phelps era riuscito a qualificarsi al 2000 al 2016 in 5 finali consecutive nei 200 farfalla.
SORPRESA BORDOGNON E L’ARGENTO STORICO Ultima in ordine di tempo, arrivata nella serata giapponese, la medaglia d’argento conquistata dalla 34enne varesina Giorgia Bordignon nel sollevamento pesi (cat. 64Kg) è forse la più bella ed inaspettata di giornata. Una medaglia, quella della 34enne della Polizia penitenziaria, legittimata da un doppio record italiano: 104 kg nello strappo e 128 nello slancio. La Bordignon, ha chiuso al terzo posto la gara di strappo con 104 kg. Si è poi migliorata due volte nello slancio: prima con un 126 kg e poi con un 128. Il suo 232 kg è stato superato solo dalla Charron, che ha chiuso con 236. Sul podio anche la taiwanese Chen. La Bordignon cinque anni fa a Rio de Janeiro era arrivata solo sesta ai Giochi Olimpici
RAZAZZE ITALIANE DI BRONZO La prima medaglia di bronzo di una giornata al femminile a Tokyo 2020 è arrivata, quasi inaspettata, dall’azzurra del Judo (-63 kg) Maria Centracchio. A 26 anni, è riuscita a battere avversarie più quotate, lei che partiva dalla posizione 27 del tabellone del torneo, con una tattica dissuasiva e che ha costretto le avversarie a combattere contro il loro modo più congeniale. Maria ha superato per Ippon la Nomenjanahary (Madagascar), per ippon negli ottavi all’ungherese Ozbas e centrando un capolavoro contro Agata Ozdoba-Blach. La finale gli è sfuggita per un soffio, battuta solo al golden score per shido dalla polacca Ozdoba-Blach. La Centracchio si è presa la rivincita, ancora al golden score, nella finale per il bronzo l’olandese Juul Franssen. A decidere il match sono state le penalità. Alla terza contr l’olandese Maria ha realizzato di aver vinto è scoppiata in lacrime per quel bronzo inatteso. E’ corsa verso l’angolo azzurro e la tribuna dove c’era la sua amica Odette Giuffrida, terza qualche giorno fa sempre nel Judo femminile. Una vera e propria favola, insomma. ed è corsa nella zona dove l’aspettava Odette. Sì, è tutto vero.
La seconda medaglia di bronzo, invece, è arrivata dalla spada femminile a squadre. Rossella Fiamingo, Federica Isola, Mara Navarria, Alberta Santuccio, battendo la Cina, favorita del torneo, hanno acciuffato un terzo posto difficile ma che alla vigilia era solo un risultato minimo visto che le ragazze puntavano dritto all’oro. L’incontro contro le cinesi è stato tutt’altro che facile, risolto solo alla fine, con una medaglia conquistata sul filo ma meritata, con il punteggio finale di 23-21. In particolare è toccato a Federica Isola, classe 1999, portare l’ultima stoccata fermando la rimonta dell’avversaria Zhu. L’Italia, dopo uno svantaggio iniziale, era andata avanti di sette stoccate. La Cina aveva poi rimontato fino al 21-22, con la Zhu che aveva fermato il tempo per farsi curare un problema muscolare alla gamba destra. Ma la Isola si è mantenuta fredda ed alla fine ha regalato la medaglia all’Italia femminile nella spada a squadre.
OKSANA CHUSOVITINA LA LEGGENDA SI RITIRA TRA GLI APPLAUSI DELLE SUE AVVERSARIE La storia da libro cuore di questi primi giorni di Giochi giapponesi è arrivata dalla ginnastica, grazie ad una mamma 46enne: Oksana Chusovitina, autentica leggenda vivente della ginnastica artistica. Oksana, mancando la finale di specialità, ha deciso di chiudere qui la sua carriera olimpica dopo un argento olimpico vinto a Pechino, un oro a squadre a Barcellona 1992 e altri due ori ai Mondiali. Soprattutto, 8 partecipazioni consecutive ai Giochi olimpici estivi. A 46 anni si è ritirata Oksana Chusovitina, autentica leggenda vivente della ginnastica artistica. Quando è stata eliminata nel volteggio, il suo ritiro è diventato ufficiale. Le gare di ginnastica artistica sono state sospese al centro di Ariake per rendere omaggio all’uzbeka: applausi dalle ginnaste, dai loro tecnici e dai giornalisti presenti. “Stavolta devo farlo, queste sono le mie ultime Olimpiadi”, ha dichiarato la 46enne con le lacrime agli occhi.
IL FIGLIO DI FIDEL CASTRO AI GIOCHI DI TOKYO L’altra storia di giornata arriva, invece, dal Judo. Sfidando pregiudizi ed un nome pesante, Antonio Castro, da sempre appassionato di sport, è sbarcato a Tokyo nel suo ruolo di responsabile medico del torneo di Judo. Antonio Castro, classe 1969, è il settimo figlio di Fidel Castro, il lider maximo cubano, e di Dalia Soto del Vallee di professione è medico ortopedico ma è stato anche campione cubano di golf. Ai Giochi olimpici lo abbiamo visto soccorrere l’avversario della nostra medaglia d’oro Vito Dell’Aquila per un leggero infortunio.
NUMERO RECORD DI CONTAGI COVID A TOKYO Sale la preoccupazione per l’aumento dei contagli da covid-19 a Tokyo. I numeri sono allarmanti: il governo metropolitano di Tokyo ha segnalato oggi 2.848 nuovi casi di coronavirus, in aumento di 1.419 rispetto a lunedì. È stato il numero più alto da quando sono stati segnalati 2.520 casi il 7 gennaio. Oltre 150 gli attuali contagiati nella famiglia olimpica tra atleti, staff e persone legate ai Giochi Olimpici.