di Pasquale Golia
Primož Roglič, sulla salita di Valdeblore La Colmiane valevole per la settima tappa, con una giornata di anticipo ha praticamente ipotecato la Parigi-Nizza, la breve corsa a tappe francese. Il corridore della Jumbo-Visma, già vincitore di due tappe, ha beffato nel finale l’ultimo superstite della fuga di giornata, Gino Mäder (Bahrain Victorious), superato dallo sloveno ad appena 50 metri dall’arrivo. Il successo, come si diceva, vale l’ipoteca sulla vittoria finale: Roglic ha incrementato il vantaggio su Maximilian Schachmann (Bora-hansgrohe), giunto terzo a cinque secondi dal leader della gara. Il tedesco rimane secondo in classifica generale con un ritardo di 52″, mentre Aleksandr Vlasov (Astana-Premier Tech) sale al terzo posto a 1’11”, superando il compagno di squadra Ion Izagirre. Subito dopo il traguardo Roglič, da vero cannibale, ha confessato di aver sfruttato l’occasione per incrementare il suo bottino alla corsa: “Mi sono detto perché no? C’era una possibilità e l’ho presa – ha dichiarato dopo aver tagliato il traguardo – È stata una giornata dura, soprattutto all’inizio, breve ma intensa. Il finale è stato molto serrato, ma per fortuna sono riuscito ad arrivare per primo sul traguardo. Non è ancora finita. C’è ancora un’altra sfida domani, un’altra tappa breve. Sarà difficilissimo e dobbiamo subito concentrarci per fare il nostro. Non sarà facile, ma i miei compagni stanno facendo un grande lavoro. È divertente correre qui”. Prole che sanno tanto di formalismi per il campione sloveno, la Parigi-Nizza è saldamente nelle sue mani. Per la tappa finale gli organizzatori hanno dovuto, causa Covid e lockdown cittadino, rinunciare a Nizza, spostando le tende di arrivo e partenza, rispettivamente a Levens ed a Plan du Var. Sulla carta tappa mossa, di appena 92,5 Km con arrivo finale a quota 522 msl a Levens.
ALLA TIRRENO ADRIATICO RISPONDE POGACAR Intanto in Italia un altro grande protagonista della scorsa stagione ha vinto in quota a Prati di Tivo. La tappa di montagna della Tirreno-Adriatico, infatti, è stata vinta dal trionfatore del Tour de France 2020 Tadej Pogacar. Una botta e risposta, insomma tra il primo ed il secondo della classifica del Tour 2020. Un duello che si ripeterà, con ogni probabilità, anche quest’anno, sulle strade della corsa francese.