A rispondere alle domande dei giornalisti nell’odierna Conferenza Stampa da “Casa Italia” in Iserlohn, sede del ritiro azzurro, c’è il centrocampista Davide Frattesi.
Durante la gara, mister Spelletti spesso si rivolge al centrocampista azzurro piuttosto che ad altri per correggere la posizione, c’è un motivo particolare?: “Va bene, vuol dire che il mister crede in me. Poi da fuori la gara si vede meglio, a volte non ci rendiamo conto della posizione migliore da prendere e lui cerca di darti una mano e dei consigli. Quando gli avversari sono schiacciati mi chiede di uscire dal traffico e di allargarmi così da avere più spazio“.
Puntando al prossimo impegno contro la Spagna, brava ad attaccare, potrebbe anche essere un’opportunità per aprire gli spazi giusti per le incursioni che ne fanno una pericolosa arma a disposizione degli azzurri per gli inserimenti dei centrocampisti? “Credo di sì, ci sarà più spazio e anche più da difendere, anche se vogliamo fare una gara più di possesso“.
La Spagna è ben altra cosa rispetto all’Albania, cosa ti aspetti di diverso nel confronto contro gli iberici? “Sicuramente avremo meno possesso rispetto alla gara contro l’Albania, è il loro punto forte, ci sarà da essere più attenti in fase difensiva anche se, a differenza dell’Albania, non si chiuderà per 90 minuti. Dobbiamo essere bravi a sfruttare le occasioni che ci capiteranno“.
In questa squadra c’è un blocco Inter, è sicuramente un vantaggio, vi conoscete già bene: “Sicuramente il fatto di esser stati insieme un anno aiuta, tante volte non c’è nemmeno bisogno di parlarsi per capire le cose. Così come le combinazioni con Scamacca, sappiamo già ciò che dobbiamo fare. Quello che abbiamo fatto all’Inter un po’ ce lo portiamo qui”.
Una delle stelle di questo europeo gioca nella Spagna, Yamal con solo 16 anni si è imposto a livello internazionale. E’ lui il punto di forza della Spagna? “Yamal non lo scopriamo adesso, è destinato a diventare un grande del calcio Mondiale. I punti di forza della Spagna sono sempre quelli da anni, la fase di possesso e il palleggio. Bisognerà essere bravi a sfruttare le occasioni perché la Spagna non ce ne concederà tante“.
Per quanto si possa tenere alta la tensione, prescindendo dalle sedute di allenamento, nel ritiro come trascorrete il resto del tempo: “Qui il tempo lo passiamo per la maggior parte in questa sala che hanno fatto per noi ragazzi dove ci sono play station, biliardo, flipper. Siamo lì un paio d’ore tutti insieme e secondo me è un’ottima cosa, è lì che si forma il gruppo. Mi è capitato di giocare a ping-pong con un compagno con cui non avevo troppa confidenza, Stephan El Shaarawy, ed è nato il rapporto. Non gioco con Scamacca perché spara tutte le palline, è più bravo alla Play Station“.
L’Italia può battere la Spagna? “Soprattutto in questo momento, senza far troppi giri di parole, credo che la Spagna sia avanti rispetto a noi. Noi dobbiamo saper soffrire, saper lottare, questo è fondamentale. Se la mettiamo nei duelli uno contro uno la partita è difficile, molto difficile“.
Sei il centrocampista riconosciuto oramai come il miglior specialista nel leggere gli spazi, quali sono i tuoi riferimenti? Chi è il centrocampista migliore della Spagna?
“Simone Perrotta, ma anche Claudio Marchisio: questi solo i due modelli che guardo anche per capire le posizione da tenere in campo. Per quanto riguarda la Spagna, credo che Rodri sia il centrocampista più forte del mondo“.