La squadra di Claudio Morelli prenota un posto per la finale di Coppa Italia del 23 dicembre prossimo. Il Sambiase regola con il più classico dei risultati un buon Trebisacce, un due a zero scaturito da una palla inattiva valutata male dalla difesa dei delfini e da un calcio di rigore conseguente a un ingenuo fallo da rigore. Per la cronaca delle marcature, rete di Strumbo al 37′ del primo tempo, furbo a ingananre il proprio marcatore in area per smarcarsi e colpire di testa una piazzata di Trentinella, e al 3′ della seconda frazione Trentinella dal dischetto capitalizza al meglio la massima punizione concessa dal direttore di gara per l’atteramento di Costanzo. Il Trebisacce ha fatto quello che ha potuto, senza timore reverenziale a cospetto della capolista del campionato di Eccellenza. Certo, la squadra di Malucchi, costruita in prospettiva, pecca di esperienza, giovani valenti ma imbrigliati dal Sambiase che ne controlla le folate agevolmente nate per lo più da iniziative personali. Kone, attaccante possente, manca per poco quella che sarebbe stata definita come un eurogoal, al netto di qualche altra timida apparizione nell’area del Sambiase, resta la vera occasione per il Trebisacce.
Un Trebisacce che, nel ritorno del 13 dicembre prossimo, affronterà per la gara di ritorno con sufficiente serenità, senza escludere l’impegno la squadra di Malucchi non si nasconde mai onorando ogni impegno. Impresa titanica, ma nel calcio tutto può accadere. Resta la soddisfazione, comunque vadano le cose, di aver storicamente raggiunto una semifinale di Coppa Italia, orgogliosamente affrontata per lasciare una importante impronta nel segno del nuovo corso targato Carlomagno.