Cristian Fiorentino
Valutazioni di fine stagione, ad ampio raggio, per l’allenatore Davide Falcone reduce dalla salvezza anticipata con la Juvenilia Roseto nel gir. A di Promozione. Il giovane e promettente tecnico, originario della frazione Macchia Albanese di San Demetrio Corone, anche quest’anno ha centrato l’obiettivo prefissato. Subentrato a stagione in corsa, come nella prima esperienza a Roseto Capo Spulico del 2018-‘19, mister Falcone ha cambiato radicalmente andamento al percorso alla formazione dell’Alto Jonio conducendo la barca in porto. Dopo una distinta carriera da calciatore tra i dilettanti di mezza Italia e con la conquista di un bronzo ai campionati nazionali universitari a Lignano, nel 2018 inizia la sua carriera da guida tecnica. Il suo credo si basa su programmazione, lavoro in campo e valorizzazione dei giovani per ambire coralmente prima a eccellenti prestazioni e poi ai risultati. Ha allenato sia a Roseto che a Cassano ma i presupposti per ambire ad altre piazze e avvincenti avventure ci sono tutte. «La mia avventura a Roseto– ha affermato mister D. Falcone- è ripresa alla fine del girone d’andata a margine di una situazione deficitaria in classifica. Visti i rapporti precedenti col club, l’accordo con la società è stato trovato con una stretta di mano chiedendo, a mercato chiuso e senza aver visto la squadra all’opera, di poter svolgere un lavoro di preparazione importante a cavallo delle feste natalizie per sfruttare al meglio il tempo disponibile, conoscere i ragazzi e dare un’impronta al gruppo, basilare per svolgere in cammino in un campionato. Così è stato grazie alla disponibilità di dirigenza e staff riuscendo ad improntare qualcosa di edificante in poco tempo. Abbiamo dovuto fare, inoltre, di necessità virtù allenandoci altrove e giocando le sfide casalinghe a Trebisacce. Nonostante tutto, alla ripresa del torneo, siamo partiti con il freno a mano tirato ma con validi indicazioni su dove intervenire. In seguito, infatti, sono arrivati otto risultati utili consecutivi, con affermazioni prestigiose anche contro avversarie quotate, che ci hanno permesso di lievitare in classifica e navigare verso la salvezza anticipata. Unica pecca forse, dopo aver già messo al sicuro l’obiettivo prefissato, aver perso nella coda del calendario contro le prime tre della classe ma sempre giocando a testa alta contro chiunque. Girone A di Promozione– ha proseguito D. Falcone- quest’anno molto equilibrato e testimonianza ne è che sino agli ultimi turni ancora non si avevano verdetti sicuri. Tutto in bilico dove siamo stati, come J. Roseto, giudice della griglia play-off battendo ad esempio Soccer Montalto in trasferta e l’Amantea. Alla fine, però, i valori si sono confermati come da pronostico con le migliori tre Praia- Tortora, promosso direttamente, e Villaggio Europa e Cassano che non a caso si giocheranno la finale per lo spareggio promozione. Cassano che, inoltre, ha giocato anche molte gare fuori casa riuscendo comunque nel proprio intento. I play-off, comunque, si confermano sempre un torneo a sé, al di là del piazzamento alla fine della regular-season, e non è mai facile interpretarli perché bisogna capire con quale condizione ci arrivi. La stessa semifinale Cassano-S. Montalto ne è stato un esempio e anche la finale tra V.E. Rende- Cassano sarà un discorso aperto anche se tutte hanno sempre avuto qualcosa in più rispetto a tante altre. C’è, se vediamo bene, anche una similitudine tra i play-off di Promozione e Eccellenza con la Promosport da una parte e V.E. dall’altra alla finestra in attesa di conoscere il nome dell’avversaria da affrontare. Nella parte calda della graduatoria, invece, il play-out è stato giusto anche se mi sorprende un po’ la retrocessione del Cutro. Spostando il focus sugli altri tornei dilettantistici, come ogni anno, hanno una storia a sé. Molte società puntano all’organizzazione dei programmi e per fortuna sono sempre meno quelle che partono all’arrembaggio. La stessa Juvenilia è partita nei tempi giusti, con una rosa importante e un ritiro effettuato lavorando per migliorare quello che nel tempo serve. Su dodici, tredici compagini ho riscontrato questa progettazione che ne accresce il livello complesso del movimento. A livello tecnico tanto livellamento confermati dai verdetti finali. Il periodo storico impone delle riflessioni anche se oggi le metodologie e i calciatori offrono una buona qualità. A livello personale– ha evidenziato mister Falcone- sono contento e nonostante qualche confronto sono ancora legato alla società di appartenenza.
Per mia etica darò la precedenza, qualora ci siano i presupposti, alla Juvenilia Roseto per intavolare un nuovo discorso. Da quando alleno ho sempre avuto le idee chiare e, grazie all’esperienza maturata, sono attratto su discorsi futuri seri e coinvolgenti. Prima da calciatore e oggi da allenatore sono da venticinque anni nel mondo del calcio e mi piace aiutare e far crescere le società dove mi chiamano per lavorare. Penso che sia il miglior modo di ripagare la fiducia che mi è stata accordata. Il capitolo under titolari, come regolamento vuole nei singoli tornei dilettantistici, è un discorso delicato. Molti tecnici vogliono juniores preparati ma spesso è difficile rintracciarli. La colpa, tuttavia, non è delle scuole calcio che hanno come fine in primis la socializzazione. Le stesse società dilettantistiche, invece, dovrebbero avere maggiori sostegni dalle federazioni per poter affrontare un paio di categorie del settore giovanile. Su queste basi e con gli investimenti delle società, ripeto supportati dalla lega, si potranno preparare, ognuno in casa propria, le giovani leve di proprietà per poter intraprendere il percorso verso la prima squadra e ognuno nel suo piccolo salvare il calcio nostrano. Diversamente sarà sempre più difficile dover portare under da un paese all’altro per mille motivazioni. Io amo tanto lavorare con i giovani con lo scopo di farli crescere e spronarli a migliorare. Così come quando ero under io e sono stato aiutato dai tecnici, così faccio oggi con loro. Alla fine, però, chi è valido giocherà sempre ma le istituzioni non molleranno mai la presa perché vorrebbe dire aver perso si questo fronte. Ringrazio tutti– ha concluso mister D. Falcone-ad iniziare dalla squadra e alla società della Juvenilia Roseto e a chi ci ha sostenuto la causa e un pensiero speciale e una dedica alle mie figlie e a mia moglie che mi hanno assecondato e spronato in questi mesi ». Frattanto, sul futuro di mister Davide Falcone bisognerà attendere le prossime settimane per capire se resterà nel favoloso borgo antico di Roseto oppure se ricomincerà da altri avvenenti lidi.