E festa sia. Quando altri si esaltano per coppe e coppette, a San Lorenzo Bellizzi, piccolo borgo cosentino a nord della Calabria, a 830 m.s.l.m. con circa 600 anime, si festeggia la vittoria del Campionato di Terza ctg gir A.
Tutti in piazza, tra amici, con un palco addobbato per l’occasione e su cui, in bell’evidenza, non passa inosservato CAMPIONI, la dedica che la comunità ha riservato ai protagonisti dell’annata. Società giovane, nata nel 2019, al primo vero anno di attività che taglia il traguardo al primo posto, ad appena un punto sulla seconda (CEEP Villaggio Europa), capace, in 22 gare, di vincere per 16 volte, pareggiare 3 e perdere 3, con 72 marcature attive e 24 quelle subite.
Rispondendo alle sollecitazioni di tanti sportivi, il patron Francesco Bruno riporta lo sport nel borgo dopo ben 18 anni di “nulla“, riporta quell’entusiasmo che viene condiviso dal presidente onorario Leonardo La Rocca, dal vice-presidente e DS Lorenzo Cersosimo, dal segretario Salvatore Mastrota, dal dirigente Domenico Vincenzi, giusto per citarne qualcuno. Il timone viene affidato a mister Mario Grisolia, bravo a “far gruppo” con gli atleti che provengono dai centri viciniori, ottimi interpreti nel mettere in pratica il proprio modo di fare calcio.
Emozioni per il Trofeo riservato dalla FIGC-LND CR Calabria ai vincitori, nell’occasione consegnato da Teresa Vincenzi, membro della delegazione di Rossano. Il primo cittadino, Antonio Cersosimo, bardato con la fascia tricolore, ha ringraziato tutti per la preziosa affermazione, rimarcando la propria disponibilità, oltre a quella dell’intera amministrazione, per essere parte attiva nel percorso societario.
Appalusi, abbracci, fuochi pirotecnici, ma soprattutto tanta emozione e riconoscenza per un qualcosa che altri snobbano ma che a San Lorenzo Bellizzi ha riacquistato la vera identità: aggregazione, amicizia, obiettivi comuni, spirito sportivo.
Serata semplice ma vera, gli assegni o bonifici sono stati sostituiti con abbracci, il grazie “a mano tesa” con lacrime di gioia. E poco importa quando il premio partita è stata una spaghettata e del buon vino al posto di ostriche e champagne. Lo sport, questo sport del San Lorenzo Bellizzi, ha aggregato una comunità, ha fatto rivivere i sani principi dell’amicizia e del rispetto. Bene avrebbero fatto a partecipare in tanti.