Le tre specialità tradizionali della disciplina sportiva delle bocce, Raffa, Volo e Petanque, per un fine settimana nello stesso impianto. È accaduto al Centro Tecnico Federale di Roma, dove per la seconda volta, dopo il successo dei Campionati Italiani Assoluti del 2019, si sono disputati i tricolori unificati, manifestazione patrocinata dalla Regione Lazio e affiancata dagli sponsor istituzionali Erreà e Perfetta.
Dieci i titoli assegnati: quattro della Raffa e del Volo, due della Petanque, tutti della categoria A. 300 gli atleti al via delle dieci competizioni tricolori. Il direttore di gara è stato Davide Matteocci; assistente di gara Giuseppe Miceli, coadiuvati da un corpo arbitrale composto da 38 giudici di campo.
“La Federazione Italiana Bocce annovera tante specialità e disputare manifestazioni unificate è sinonimo di successo – ha affermato il presidente federale Marco Giunio De Sanctis – Lo avevamo già sperimentato nel 2019, poi per l’emergenza sanitaria i Campionati Italiani Assoluti Unificati non sono stati disputati, quest’anno abbiamo avuto conferma dell’interesse, anche mediatico, che suscita una manifestazione in cui giocano, nella stessa location, gli atleti di Raffa, Volo e Petanque, sia uomini che donne”.
“Nel 1980, al termine di un complicato processo, si arrivò all’unificazione delle tre tradizionali specialità, ma per quattro decenni l’unione di Raffa, Volo e Petanque è stata soltanto formale – ha proseguito De Sanctis –. Sulla stessa linea direttrice ci accingiamo a lavorare, affinché si giunga a un’unificazione politica, mentale e culturale delle tre specialità. Dobbiamo avere il coraggio di andare sulla strada che ci porterà nel futuro”.
Sette gli atleti calabresi impegnati a Roma: Giuseppe Scicchitano dell’ASD Bocciofila Catanzarese per l’Individuale, così come Gianfranco Bianco; Carmine De Rose e Davide Spadafora della Bocciofila Città di Rende per il torneo di Coppia, il consolidato trio Fabio Toteda-Andrea Granata-Domenico Giannotta del Città di Cosenza per la Terna, che si presentavano a Roma da campioni uscenti. E come due anni sono proprio i Tre Moschettieri delle bocce a calabresi a portare più in alto il nome del Comitato Regionale della Calabria, arrendendosi solo in semifinali ai neo campioni italiani della Kennedy Napoli Carmine La Marca – Gennaro Laudato – Luigi Coppola. Giannotta, Granata e Toteda si sono comunque confermati fra le migliori formazioni di terna d’Italia per essere saliti per la seconda volta consecutiva sul podio.
«C’è tanta amarezza per come è andata la semifinale contro gli amici di Napoli perchè purtroppo qualcosa non ha funzionato come due anni fa e – commenta Andrea Granata – per questa volta ci dobbiamo, per così dire, “accontentare” del terzo gradino del podio. Sapevamo che in qualità di campioni uscenti eravamo chiamati al difficile compito di riconfermarci ma strada facendo sembrava sempre più prendere corpo la possibilità di rifare una finale dei campionati assoluti italiani. Purtroppo restano gli errori fatti nel corso della partita nostra e ai nostri avversari deve andare il merito di aver condotto una semifinale perfetta sbagliando poco o nulla». Dai tre una promessa: «Ci riproveremo l’anno prossimo». Sulla stessa scia il presidente del Comitato Regionale Fib Calabria Francesco D’Ambrosio: «La semifinale è stata un incontro emozionante che purtroppo ha avuto per noi un triste epilogo. Confesso però che vedere sugli spalti tanti calabresi, uomini, donne e bambini, da Crotone, Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria tifare tutti per i tre ragazzi cosentini è un premio che non va in bacheca ma che rimarrà nel mio cuore per sempre. E adesso andiamo ad Arezzo per i Campionati Italiani di Categoria B e C (27 e 28 novembre, ndr) e dimostriamo che la Calabria c’è sempre ed è competitiva».