La Morrone ha concluso la sua stagione ottenendo la promozione in Eccellenza e arrivando seconda in Supercoppa. A conti fatti, Lorenzo Stranges si gode il meritato riposo e festeggia con la famiglia una vittoria tanto meritata quanto inaspettata. «Non si può che parlare in termini positivi di questi mesi appena trascorsi – dice – Ho sempre pensato che il Sambiase fosse strutturato a dovere e che ad un certo punto anche la Vigor potesse ritornare in carreggiata. Poi siamo arrivati noi, forti di 23 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte. Una media altissima, un cammino spedito in cui la squadra ha versato fino all’ultima goccia di sudore».
Domenica i granata chiuso da imbattuti la competizione riservata alle vincitrici dei tre campionati: né Corigliano e né San Luca, infatti, sono riusciti superare Marchio e compagni senza dover ricorrere ai rigori. «Ritengo che in entrambe le partite i miei ragazzi abbiano fatto molto bene e che abbiano proposto trame interessanti. Volevamo dare l’impressione di essere una squadra che ragionava con la sua testa ed è ciò che mi premeva da allenatore. Sono soddisfatto, pur non avendo portato a casa il trofeo».
Nel mondo del calcio a tutti i livelli è tempo di programmazione e di bilanci. Stranges ha già chiaro il proprio futuro e traccia le linee guida. «Un solco è stato tracciato – aggiunge – e mi piacerebbe continuare a battere il sentiero imboccato un anno fa. Mi riferisco all’utilizzo dei giovani, ma nello specifico sarà la società che svelerà i programmi».
Uno degli argomenti che al tecnico sta maggiormente a cuore è la valorizzazione degli under. La crescita di alcuni è stata evidente. «Non parlo solo degli fuori quota, ma del modo di intendere questo gioco con elementi predisposti a sposare le mie idee. Attingeremo dalla Juniores con Magarò e D’Acri, ma anche alcuni ragazzi degli Allievi, come De Rose e Aiello, staranno in gruppo con noi».
Stranges si affaccerà per la prima volta in carriera in Eccellenza, categoria che non ha mai vissuto da allenatore. «Affronterò la novità con lo stesso spirito che secondo molti non andava bene neppure in Promozione: la freschezza dell’organico e il giusto mix di esperienza e ragazzi. Mi aspetto un campionato duro, ma mi auguro di poter continuare a proporre il modello nel quale credo ciecamente».
I prossimi passi della Morrone sono programmati da tempo. «Andrò a vedere i playoff di Eccellenza, poi pianificheremo con il club la stagione ventura – chiude il tecnico – Per quanto è stato fatto, tutti i ragazzi meritano la riconferma».
CS AC MORRONE