In prossimità della trasferta in casa della Promosport a Lamezia Terme, è il presidente della Morrone, Riccardo Quintieri, a tracciare le linee guida. «Non bisogna guardare la classifica, ha ragione Sttanges quando lo ribadisce di continuo – sottolinea – Si potrebbe altrimenti correre il rischio di pensare ad un banale testacoda, cosa che non è assolutamente. Ogni formazione vanta elementi in grado di cambiare volto alla partita e quindi c’è da stare sempre attenti».
Sono rare le occasioni in cui il numero uno del club ha deciso di esporsi in prima persona, il momento tuttavia non poteva passare sottotraccia. Granata in testa alla classifica, Morrone Academy Popilbianco che incassa sempre più attestati di stima e il raduno per giovani calciatori organizzato insieme alla Fiorentina andato a gonfie vele. «E’ stato un evento molto importante che ha dato lustro al nostro vivaio e che ha permesso ad una serie di ragazzi di mettersi in mostra davanti ad Enrico Coscia, capo degli osservatori viola per il centro-sud. Per noi sarebbe un sogno consentire a qualcuno di spiccare il volo verso un club di Serie A». Guardare in alto è, in fondo, un marchio di fabbrica. «Stiamo cercando di importare un modello professionistico nel calcio dilettantistico prendendo spunto da chi è più grande di noi. Lo facciamo tanto nella comunicazione quanto nella gestione delle risorse in organico e per adesso il modus operandi utilizzato ha riscosso un discreto successo».
Quintieri è al vertice di un gruppo di giovanissimi imprenditori che hanno deciso di convogliare le proprie forze in un progetto ambizioso. «Non abbiamo cambiato gli orizzonti iniziali – aggiunge – Vogliamo portare la Morrone dove ci impone la sua storia e per adesso abbiamo centrato l’obiettivo minimo: conquistare la Promozione nel minor tempo possibile. Se non fossimo animati dal desiderio di vincere ancora, verrebbero meno tutti i progetti. Se mi aspettavo la testa della classifica a questo punto della stagione? Non era un risultato scontato, Stranges ha creato però la giusta amalgama in uno spogliatoio nuovo e non ho riscontrato alcun aspetto negativo».
Quintieri chiude parlando dell’ultimo arrivato, il ds Principe. «Con lo scalare delle categorie e con la creazione dell’Academy abbiamo ravvisato la necessità di dotarci di un’ulteriore figura dirigenziale. Da qui la scelta di tesserare Roberto Principe e affidargli i compiti di direttore sportivo. Di lui – conclude il presidente – ho già potuto apprezzare sia le buone qualità dirigenziali che morali, cosa che alla Morrone viene prima di ogni altra cosa».
CS AC MORRONE