TREBISACCE (4-4-2): Calderaro; Campana, Bria (44’ st Roland), Coppola, Ferrarese (25’ st Naglieri); Orlando (23’ st De Paola), Pensabene, Filidoro (20’ st La Banca), Proto; Galantucci, Alassani. A disp.: Gallo, Romio, Atene, Amerise, Montili. All.: Malucchi
MORRONE (4-3-1-2): Risoli; Mazzei, De Luca, Pansera, Novello; Casella (10’ st Trombino), Misuri, Nicoletti (33’ st Granata); Leta; Ferraro (10’ st Azzinnaro), Gueye. A disp.: Bance, Barbieri, Vizza, Aiello, Colosimo, Cardamone. All.: Stranges
ARBITRO: Bottura di Crotone
MARCATORI: 48’ pt Galantucci (T, rig.), 23’ st Trombino (M), 43’ st Azzinnaro (M)
NOTE: Spettatori circa 200. Al 43’ pt Calderaro (T) para un rigore a Ferraro. Espulsi al 5’ st Gueye (M) per comportamento violento e al 15’ st Pensabene (T) per doppia ammonizione. Ammoniti: Ferraro (M), Calderaro (T), Risoli (M), Granata (M), Proto (T), La Banca (T), Mazzei (M), Naglieri (T); Angoli: 6-4 per la Morrone; Recupero: 3’ pt – 7’ st
I gol vengono dalla panchina, scacciano lo spettro dei penalty che aleggiava dalla finale di Coppa Italia persa col San Luca e danno una forma affascinante alla classifica della Morrone. Il 2-1 rifilato al Trebisacce in rimonta porta la firma di Trombino e Azzinnaro, lanciati da Stranges quando il punteggio sorrideva ai padroni di casa. Un’espulsione per parte e diversi gialli hanno fatto da contorno ad una partita maschia dalla posta in palio alta per entrambe le compagini. L’urlo liberatorio di De Luca e compagni, a margine dei 7’ di recupero, danno l’idea di che battaglia sportiva sia stata. TANTE ASSENZE. Gli ospiti sono senza Bacilieri, Bruno e Nagore. Si schierano con il 4-3-1-2 posizionando Leta alle spalle di Gueye e Ferraro. Nicoletti arretra nei tre di centrocampo, mentre la difesa è la stessa di domenica. Malucchi opta invece per il 4-4-2 affidandosi al tandem Galantucci-Alassani in avanti. MALEDETTI RIGORI. Il match è contratto, la Morrone fa la partita ma i giallorossi si difendono con ordine. La coppia centrale BriaCoppola tiene botta e a centrocampo si lotta gomito a gomito. Ci vuole circa la mezzora per registrare la prima azione pericolosa. Leta applica alla lettera uno schema su punizione pescando Nicoletti, che manda a vuoto il suo diretto avversario. Poi però cicca il tiro e spreca una colossale occasione. La risposta è una punizione di Galantucci che Risoli devia in corner. Al 43’ Gueye trova il corridoio giusto su un’altra invenzione di Leta e si presenta davanti a Calderaro che lo stende. Rigore. Dagli undici metri va Ferraro che si fa parare il tiro. Arriva il break? No, una doccia fredda. Il vento inganna Risoli su un rinvio da centrocampo, la traversa lo salva, ma è costretto ad atterrare Alassani. A differenza del centravanti granata, Galantucci gonfia la rete e porta a sorpresa i suoi in vantaggio. SQUADRE IN DIECI. La sfida sale di intensità, il nervosismo aumenta e la terna arbitrale è troppo zelante quando decide di mandare sotto la doccia Gueye. Bottura di Crotone, richiamato dal primo collaboratore Cavallini, ravvisa gli estremi per un rosso diretto a causa di una presunta testata che in realtà non c’è stata. Passano pochi minuti ed espelle anche Pensabene che si becca il giallo per simulazione. CAMBI DECISIVI. Di nuovo in parità numerica viene fuori la qualità della Morrone e Stranges ci mette molto del suo azzeccando i cambi. Fuori Ferraro e Casella, dentro Trombino e Azzinnaro. Il primo impiega davvero poco a svettare di testa su un perfetto cross di Mazzei e a far secco Calderaro, bravo poco prima a respingere in angolo un piazzato di Leta. Il secondo aspetta la zona Cesarini per ricevere palla da Granata, rientrare sul destro e regalare tre punti d’oro alla Morrone. Domenica a Sersale ennesimo banco di prova con in palio un pezzo di playoff.