RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
È ora di parlare, siamo stati sin troppo pazienti e sempre pronti a concedere le attenuanti del principio di “buona fede” ma l’episodio di oggi colma la misura della pazienza. Non che possa essere vista come scusante per la situazione in classifica, meritevole ma forse bistrattata dai direttori di gara. La sudditanza psicologica gioca qualche brutto scherzetto, gli arbitri sono “rispettosi” verso chi naviga nelle zone importanti della classifica e trattano tutti gli altri come se fossero appestati. Vengono usati “due pesi e due misure”, una regola è applicata a discrezione del beneficiario. E’ ora di finirla e iniziare a portare rispetto verso tutti. Questi signorotti che diventano protagonisti la domenica sfogando magari la propria frustrazione devono imparare a essere neutrali, devono assicurare imparzialità di giudizio a prescindere i bilanci delle società. Oggi contro il Vigor Lamezia l’eroe di turno ha visto un fuorigioco inesistente, subito dopo si è letteralmente inventato la punizione che ha permesso la marcatura per il Vigor Lamezia non fischiando a centrocampo un fallo a nostro favore. Il nostro capitano subisce fallo e viene ammonito prima ancora che si rialzi. Combinazione vuole che lo stesso era diffidato per cui andrà in squalifica domenica prossima. Casualità? A Cosenza rigore a favore della Morrone per sospetto fallo di mano, poco dopo palese fallo di mano in area della stessa Morrone ma la regola non vale. Mi rivolgo all’assistente chiedendo rispettosamente se avesse visto e in settimana mi ritrovo squalificato per 4 mesi accusato di averlo strattonato. Contro la Rossanese, gara pareggiata, l’arbitro referta che ha quasi subito uno schiaffo a fine gara da parte di qualcuno. Ma mi chiedo “qualcuno chi???” Ha riconosciuto la paternità di questo qualcuno??? Morale della favola, una bella sanzione di 450 euro giusto perché il signorotto ha refertato di questo FALSO gesto. A ritroso ricordo di un rigore non concesso contro il Sambiase (riconosciuto anche dagli stessi avversari) o di altri episodi a dir poco sospetti. Ma di cosa stiamo parlando? Le squadre forti non hanno bisogno di questa riverenza, non hanno bisogno di aiutini, non pagano più di noi quando si iscrivono, non sono stati investiti di potere divino.
E sarà anche una regola che il rapporto dell’arbitro ha una connotazione privilegiata per un giudice sportivo ma è altresì vero che ormai la tecnologia ha smosso il globo. Non capisco perché i video che smentiscono lo scritto che tendenzialmente è alterato rispetto alla realtà non sono prova evidente della malefatta.
Diamo fastidio? Siamo di troppo? Siamo vittime sacrificali di un sistema? Basta dirlo, ci facciamo da parte, lasciamo spazio a chi pensa di essere più furbo rovinando quello che è lo sport più bello del mondo. L’educazione mi impone di non scendere di livello paragonandomi a qualcuno che con un fischietto o con una bandierina pensa di essere il nuovo messia, in dieci anni di presidenza non ho mai trasceso.
Chiederò udienza al Presidente del Comitato Regione Calabria perché è ora che qualcuno si occupi seriamente di quanto scritto, con a corredo di tutto il materiale fotografico e video pur sapendo di andare a combattere contro i mulini a vento, nel sistema siamo l’anello debole e come tale paghiamo dazio. Ma nulla mi impedisce di gridarlo forte e chiaro, senza timore alcuno, più di quanto fatto non potranno aggiungere null’altro.
Antonio Gaetani Co-Presidente ASD CASSANO SYBARIS
AC MORRONE – CASSANO SYBARIS
VIGOR LAMEZIA – CASSANO SYBARIS