Un Cosenza apatico, lontano parente di quello visto all’opera e ammirato a Palermo o ancora prima, in casa, contro il Pisa. La posta in gioco è altissima, fondamentale per puntare alla salvezza diretta e allungare la striscia dei risultati utili consecutivi magari con una vittoria che staccherebbe di utili punticini chi segue.

Lode ai tifosi rossoblu, almeno quelli che hanno sfidato l’anomala temperatura e incuranti del rischio pioggia, sostenendo e incitando la squadra per l’intera durata della contesa.

 

Il Cittadella, coinquilino dello stesso piano in classifica, non è stato per nulla arrendevole, sceso al San Vito-Marulla, intanto, per non perdere salvo poi, in gara, ritrovarsi anche con occasioni pericolose non concretizzate che avrebbero portato in dote i 3 punti e che avrebbe interrotto il digiuno di vittorie che manca da ben sei turni. La bontà della supremazia ospite è testimoniata dal 63% di possesso palla e da 11 indomiti propri tifosi presenti nel settore riservato.

Un prudente 4-4-2 dei rossoblù di mister Viali, costretto a fare a meno di Florenzi e Bresciani, entrambi appiedati per un turno dal Giudice Sportivo, sostituiti da D’Urso e Voca. I veneti del Cittadella oppongono un più pragmatico 4-3-1-2, mister Gorini non snatura il proprio modulo.

Cosenza subito in sofferenza, al primo affondo del Cittadella, al 4’, triplo calcio d’angolo che comunque non provano grossi problemi. Potrebbe passare in vantaggio il Cosenza al 7’ con una profonda incursione sulla destra di D’Urso, traversone basso con la difesa ospite che spazza. Minuto 12’ questa volta la palla rotola in rete, il Cosenza passa in vantaggio con D’Urso che sfrutta alla perfezione l’assist di Marras, conclusione violenta e di precisione. Per D’Urso terza rete della stagione e rete dell’ex dopo tre stagioni passate proprio con il Cittadella (2019-2022). I rossoblù continuano a spingere, cercano la rete del raddoppio che per poco non arriva al 20’ con D’Orazio che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, sfodera un gran sinistro ma la conlusione è respinta da Kastrati. I veneti non demordono, cercano il pari con insistenza costringendo il Cosenza ad arretrare pericolosamente il proprio baricentro.

Al minuto 27’ Mirko Antonucci, servito da Vita, gela il (poco) pubblico rimettendo in parità il match: inserimento in area, sponda sinistra della difesa, e abilmente di destro insacca sul lato opposto con una leggera deviazione di Calò, palla che Micai può solo accompagnare con lo sguardo in fondo alla rete (foto). Poco o null’altro sino alla fine della prima frazione con annesso un minuto di recupero.

AL rientro, mister Viali lascia negli spogliatoi un abulico Zilli per riproporre al suo posto Finotto, altro ex in campo. Al minuto 48 occasione Cosenza con Nasti, conclusioni di sinistro da dimenticare.

Al 63’ il Cosenza prova a vincerla, fuori D’Urso e dentro Cortinovis, dal 4-4-2 iniziale mister Viali ripropone il 4-3-3 schierando il nuovo entrato come terzo in avanti sponda sinistra. Paradossalmente, però, è il Cittadella ad andare vicino al raddoppio al 64’, sembra quasi la copia di un film già visto: Antonucci tira, deviazione di Calò ma Micai questa volta riesce a mandare in angolo. Al 74’ ancora opportunità per gli ospiti con un clacio di punizione centrale, a ridosso dell’area grande, conclusione di potenza di Salvi respinta dalla barriera. All’81’ il Cosenza perde Venturi che esce in barella, scontro fortuito che gli procura la lussazione della spalla, al suo posto entra Rispoli. Al minuto 86 ultimo brivido della partita a discapito dei padroni di casa, a procurarlo ci pensa ancora Antonucci servito da Ambrosino, sempre attento Micai che si rifugia in angolo. E dopo 6’ di recupero, tutti sotto la doccia pensando se si torna a casa con un punto guadagnato o con due persi. Cosenza (37 punti) attestato in zona PlayOut con gli stessi punti del Cittadella che resta fuori dalla bagarre grazie alla differenza reti. Cosenza con i pensieri rivolti alla prossima gara, al “Renato Curi” di Perugia (punti 34) sarà un anticipo di gara PlayOut, vietato sbagliare. Il Cittadella se la dovrà vedere in casa contro il Genoa, secondo in classifica con 63 punti,

che, nonostante il rassicurante margine di 6 punti sul Bari, non può concedersi distrazioni. Insomma, scontato riprendere il vecchio adagio “si salvi chi può”.

TABELLINO

COSENZA (4-4-2): Micai; Martino, Venturi, Meroni, D’Orazio; Marras, Voca (31’ st Kornvig), Calò, D’Urso (18′ st Cortinovis); Nasti (31′ st Delic), Zilli (1′ st Finotto). A disp.: Lai, Marson, Arioli, Salihamidzic, Cimino, Agostinelli, Prestianni – All.: William Viali
CITTADELLA (4-3-1-2): Kastrati; Salvi, Frare, Perticone, Giraudo (27′ st Donnarumma); Vita, Branca, Pavan (44′ st Carriero); Crociata (27′ st Ambrosino); Antonucci, Maistrello (12′ st Magrassi). A disp.: Maniero, Felicioli, Del Fabro, Embalo, Mattioli, Mastrantonio, Varela, Danzi – All.: Edoardo Gorini

ARBITRO: Daniele Doveri di Roma 1

ASSISTENTI: Christian Rossi di La Spezia – Yoshikawa Daisuke Emanuele di Roma 1 

MARCATORI: 12′ pt D’Urso (Cs), 27′ pt Antonucci (Ci)

NOTE: Spettatori 7.177 di cui 11 ospiti

Incasso di 19.467 euro (esclusa quota abbonati).

Ammoniti: Giraudo (CI), D’Orazio (CS), Magrassi (CI).

Angoli: 8-3 per il Cittadella.

Recupero: Pt 1′ – St 6′

Photo Pasquale Golia© (le foto non possono essere modificate ne scaricate, diritti riservati)

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