CASSANO SYBARIS – AMANTEA 2-1

Cassano Sybaris: Narvaez, Galdeano R., Lopez, Munoz, Molina, De Olivera, Alcacer (46’ Pedaccio), Salinas (11’ Santana 73’ Galdeano E.), Ferracci, Pinto (87’ Graziadio), Acosta (90’ Sgammini). All. Burgo.

Amantea: Maio, Cuore, Grupillo, Costanzo (86’ Mazzuca), Pellegrino (61’ Buono), Filippo, Gentile, Socievole, Poltrero (75’ Perri), Trento, De Pascale (57’ Amendola). All. Pirillo.

Marcatori: 77’ st Pinto (CS), 80’ st Ferracci rig (CS), 94’ Socievole(A)

Arbitro: Alessandro RUSSO (sez. Cosenza)

Assistenti: Giovanni GIGLIOTTI (sez. Cosenza) – Antonio Francesco (sez. Cosenza)

Ammoniti: Santana (CS), De Olivera (CS), Pedaccio (CS), Acosta (CS), Pellegrino (A), Burgo (all. CS)

Espulsi: Galdeano E (CS) – Salmena (CS) e Alves (A) dalla panchina

Recupero: Pt 3′ – St 5′

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Al “P. Toscano” match di alta classifica. Una serie di motivazioni diverse, rendono fondamentali i 3 punti per le contendenti per consolidare le speranza di qualificazione nell’extra torneo dei playoff, probabile porta secondaria per l’approdo nella massima categoria regionale.

Nel Cassano Sybaris assente Karambiri per squalifica, l’Amantea rinuncia a schierare Alessandro Amendola probabilmente per problemi fisici ma i rispettivi sostituti ( Molina per il Cassano Sybaris e De Pascale per l’Amantea) non ne hanno fatto sentire l’assenza.

Fasi di studio, più per prudenza a attenzione a non scoprirsi alternate unicamente per contenere che a far male. Primo acuto al 24’ ad opera dell’Amantea con Poltero che sfrutta un maldestro disimpegno di Alcacer ma mandando a lato la sfera. Al 33’ è Ferracci che tenta la conclusione su perfetto assist di Alcacer che, dopo aver fatto fuori Pellegrino, spara sull’esterno della rete. Minuto 39, Gentile su punizione imbecca Filippo che buca la difesa trovandosi FaceToFace con Narvaez che compie la parata salvapartita tuffandosi sulla propria destra e mandando la palla in angolo. Allo scadere della prima parte della gara, al minuto 44, è De Pascale che anticipa Narvaez ma con Molina pronto a spazzare la palla evitando guai maggiori.

Dopo la pausa, con il risultato incollato sul risultato di parità, il Cassano Sybaris rientra con più convinzione iniziando a premere sull’acceleratore non consentendo quasi più nulla agli ospiti. Biancoazzurri che puntano a far male insistendo sugli esterni Pinto e Acosta. Scelta che si rivela azzaccata, Pinto sale in cattedra e spesso salta il diretto avversario, come al 50’ e al 63’, mancando di poco la marcatura. Al 70’ è Ferracci che sfrutta male di testa un assist al bacio diRamiro Galdeano. Capitola la squadra tirrenica al 77’ ad opera di Pinto (quinta rete consecutiva) che, dopo aver ricevuta palla da Pedaccio e saltato il proprio marcatore, conclude in rete con un destro a filo d’erba che sorprende il portiere Maio poco reattivo sulla conclusione. Non si ferma l’offensiva degli uomini di mister Burgo alla ricerca della seconda marcatura che arriva all’80’ con la trasformazione di un calcio di rigore segnato da Ferracci, massima punizione sanzionata per atterramento in area di Pinto affrontato in malo modo da Cuore. Serie di cambi e gara controllata agevolmente dai locali. In pieno recupero, al 94’ accorcia le distanze Socievole con un colto di testa. E alla fine del 5° minuto di recupero, l’insufficente arbitro Russo dichiara chiuse le ostilità.

Cassano Sybaris meno bello del solito, anzi. Sin dalle prime battute, palese la difficoltà nell’impostare fraseggi accettabili probabilmente dovuto all’importanza della posta in palio, reparti poco collegati. La forzata sostituzione di Salinas all’11° ha tolto qualità scaricando su Munoz la doppia fase del recupero e della ripartenza, Santana ha fatto quel che ha potuto ma la differenza di chi ha sostituito è pesante. Compito arduo e gestito bene da Munoz ma lasciato solo. In avanti Pinto si danna l’anima, si propone e propone per i compagni, tenta varie conclusioni e su di queste sblocca il risultato e su un’ennesima incursione in area costringe il difensore Cuore ad atterrarlo. Trascinatore, forse il più determinato. Acosta è ben controllato da Grupillo (classe 2002, lo scorso uno dei migliori under della categoria) ma all’occorrenza è utilissimo a coprire anche in altre zone del campo. Oggi ha prevalso più la grinta e la voglia a dispetto della tecnica, spiccatamente la migliore dote dell’undici cassanese.

L’Amantea, dopo due sconfitte consecutive, punta alla gara per cercare di restare agganciata al treno dei PlayOff, (sebbene la distanza dalla seconda sia già superiore ai 10 punti).  Buoni spunti nel cercare la profondità con inserimenti verticali, Poltero e Filippo hanno creato i pericoli maggiori quando ancora il risultato era ancorato sullo 0 a 0. Spesso, per saltare il centrocampo avversario, gli uomini di mister Pirillo hanno tentato il cambio campo alternando pochi risultati positivi e tanti negativi. Non poche colpe della difesa sulle reti subite. Sulla prima marcatura nessuno dei due centrali va a chiudere sul portatore esterno, palla dalla propria sinistra che attraversa esternamente tutta l’area di rigore fino a raggiungere Pinto sull’opposto vertice, nessun difensore che chiude sull’attaccante che da appena entro l’area, lasciando sul posto il difensore, calcia e sorprende Maio. Sulla seconda marcatura, lo stanco Cuore interviene maldestramente in area e atterra Pinto. Nessuno dei colleghi di reparto ha garantito il raddoppio della marcatura sull’involato attaccante ancor prima che entrasse in area. Se di recriminazioni di vuole proferire, colpevolmente queste devono essere a carico degli errori commessi sul risultato di parità in limpide occasioni per passare in vantaggio.

Poco pronto il direttore di gara, sicuramente il peggiore in campo. Nervoso, poco disponibile al dialogo, addirittura in conflitto con il proprio assistente Gigliotti al 42’ il quale segnalava il pallone terminato oltre la linea di giuoco alzando la bandierina e assegnando la rimessa a favore del Cassano Sybaris, segnalazione ignorata facendo continuare il gioco causando, nello sviluppo dell’azione, l’ammonizione del difensore cassanese De Olivera. Le determinazioni arbitrali spesso non rispecchiano l’effettiva gravità dell’accaduto. In una fase interrotta frequentemente dal fischietto del sig. Russo conseguendo l’orgoglioso traguardo di scontentare ospiti e ospitanti, raggiunge il culmine nell’espulsione dalla panchina di due calciatori (uno per parte) sanzionate a carico di chi per primo è caduto l’occhio arbitrale e di cui nessuno aveva capito la destinazione dei provvedimenti. Per incoraggiamento, voto 4, per incoraggiamento!

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