GALLICO CATONA 3 – MORRONE 1
GALLICOCATONA (4-5-1): Pratticò; Lombardi (34’ st Sottilotta), Marciano, Calarco, Garcia Munoz (47’ st Morena); Moio (33’ st Garzia), Belle, Gioa, Violante, Sabatino (24’ st Heiz); Herrada. A disp.: Pizzimenti, Ferrato, Petcu, Pata. All.: Condello
MORRONE (4-3-3): Risoli; Novello (8’ st Azzinnaro), De Luca, Bacilieri (1’ st Bruno), D’Acri (1’ st Leta); Casella (8’ st Granata), Cardamone, Misuri; Mazzei, Ferraro (1’ st Gueye), Trombino. A disp.: Bance, Barbieri, Aiello, Colosimo. All.: Stranges
ARBITRO: Zangara di Catanzaro
MARCATORI: 14’ pt Moio (G), 34’ pt Sabatino (G), 6’ st Sabatino (G), 37’ st Bruno (M)
NOTE: Spettatori circa 300 con rappresentanza ospite. Ammoniti: Belle (G), Casella (M). Angoli: 6-6. Recupero: 1’ pt – 3’ st
Il GallicoCatona batte 3-1 la Morrone e continua a farsi largo tra le antagoniste per conquistare la salvezza diretta. I granata invece incappano in una giornata no e tornano a Cosenza con le pive nel sacco. Il punteggio finale è figlio di una prestazione gagliarda da parte dei rossoblù. Spenti invece gli ospiti che sono sembrati la copia di loro stessi.
OSPITI COL 4-3-3. Stranges insiste con la linea verde e anche stavolta opta per quattro under in campo. Iniziano dalla panchina Bruno, Leta, Gueye e Azzinnaro, mentre a formare il tridente offensivo ci sono Mazzei, Ferraro e Trombino. Cabina di regia affidata come al solito a Cardamone, mentre davanti a Risoli c’è la coppia Del Luca-Bacilieri. Condello opta per un 4-5-1, affidando ad Herrada il compito di aprire varchi e cercare la via della rete.
MORRONE, DOPPIA SBERLA. I padroni di casa, affamati di punti salvezza, non ci impiegano molto a rompere l’equilibrio. A margine della consueata fase di studio è Moio a farsi trovare pronto sul secondo palo e battere Risoli con una zampata. Bravo l’esterno reggino a capitalizzare al massimo un traversone dalla trequarti e a prendere di infilata la retroguardia ospite. La reazione della Morrone sta tutta in un tiro di Misuri terminato di poco a lato. Il 2-0 arriva poco dopo. Herrada fa il funambolo e salta tre uomini servendo Sabatino, ben appostato al centro dell’area. L’esecuzione è semplice, l’esultanza la logica conseguenza.
LA MUSICA NON CAMBIA. Stranges lascia negli spogliatoi Bacilieri, D’Acri e Ferraro. Al loro posto entrano Bruno, Leta e Gueye. Ad andare in gol, però, è ancora Sabatino a margine di una ripartenza condotta nel migliore dei modi. Il risultato è legittimato da un palo centrato da Moio su cui Risoli si era fatto trovare attento. Nel finale, poi, il gol della bandiera della Morrone. Lo segna Bruno che ribadisce in rete una punizione di Leta che si era stampata sulla traversa.