MORRONE 1 – REGGIOMEDITERRANEA 1
MORRONE (4-3-3): Risoli; De Luca (1’ st Granata), Bacilieri, Bruno, D’Acri; Casella, Nagore (20’ st Gueye), Leta; Nicoletti, Ferraro, Azzinnarro. A disp.: Bance, Pansera, De Rose, Novello, Misuri, Colosimo, Prifti. All.: Stranges
REGGIOMEDITERRANEA (4-3-3): Marino; Lanza, Foti, Taverniti, Furci (46’ st Harouf); Vitale, Currò, Gambi; Criniti (33’ st Lancia), Piemontese, Nigro (23’ st Postorino). A disp.: Bagnato, Parrello, D’Angelo, Gentile, Sapone, Carlo. All.: Viola
ARBITRO: Lepera di Rossano
MARCATORI: 28’ pt Nigro (R), 29’ st Ferraro (M, rig.)
NOTE: Spettatori circa 250 con rappresentanza ospite.
Espulso al 30’ st Ferraro (M) per doppia ammonizione
Ammoniti: Nagore (M), Vitale (R), Granata (M), Foti (R), Marino (R)
Angoli: 5-3 per la Morrone
Recupero: 0’ pt – 7’ st
Ai punti, la Morrone avrebbe portato a casa l’intera posta in palio. Se non altro per un secondo tempo dominato in lungo e in largo e per la forza mentale di andare alla ricerca della vittoria anche in inferiorità numerica. La Reggiomediterranea strappa invece il pareggio grazie ad una buona organizzazione difensiva mostrata fino al break e ringrazia la sorte. Se Nicoletti avesse impattato meglio il pallone su un contropiede di Gueye, anziché la traversa avrebbe vibrato l’impianto dei granata, oggi pieno come conviene a gare del genere. Ad ogni modo, all’acuto di Nigro ha risposto il solito Ferraro dagli undici metri, ingenuo poi ad esultare alzando la maglia e a beccarsi il secondo giallo.
LE SCELTE INIZIALI. Stranges conferma in blocco la formazione che ha giocato a San Luca, l’unico escluso è Gueye. Al suo posto dal 1’ c’è Azzinnaro, mentre in panchina torna Misuri. Gli unici indisponibili restano De Marco e Mazzei. Anche Viola sceglie il 4-3-3 e recupera il centravanti Piemontese. Ai suoi lati schiera due ali larghe che rientrano nel mezzo.
BUONA PARTENZA, POI NIGRO. I granata iniziano con il piglio giusto e arrivano al tiro con Ferraro e Azzinnaro. Il centravanti non sfrutta a dovere una verticalizzazione di Leta, mentre il destro dell’esterno sorvola di poco la traversa. Dall’altra parte i reggini passano al primo affondo. Sugli sviluppi di una punizione conquistata sulla trequarti e dell’angolo seguente, Nigro si ritrova sul piede una palla vagante. Risoli capitola e la gara cambia. La manovra dei padroni di casa ne risente e gli ospiti controllano bene fino al riposo.
SOLO MORRONE. La mossa tattica di Stranges è azzeccata: fuori De Luca che non aveva demeritato e dentro Granata con conseguente passaggio alla difesa a tre. La Morrone alza il baricentro e gioca nella metà campo avversaria mettendo pressione agli uomini di Viola. Bacilieri allora inizia a creare scompiglio sui calci piazzati scodellati dal capitano. Prima impatta male da buona posizione, poi viene steso da Vitale. L’arbitro non può esimersi dall’indicare il dischetto.
FERRARO DOLCE-AMARO. Dagli undici metri Ferraro è tanto freddo a beffare Marino, quanto ingenuo nel festeggiare alzando la maglia di gioco per mostrare una dedica. Già ammonito, finisce anzitempo negli spogliatoi. Dalla panchina è ancora Stranges a leggere meglio la partita e ad impartire l’ordine ai suoi di non indietreggiare di un centimetro. La differenza numerica non si nota, anzi la Morrone sfiora la vittoria. E’ il 39’ quando Gueye imbocca l’autostrada e serve un pallone d’oro a Nicoletti. L’impatto è sporco, la sfera si impenna e anziché gonfiare la rete preferisce baciare la traversa. Il match finisce in quel preciso istante, perché perfino nei 7’ di recupero nessuna delle due squadre ha più la forza di creare altre occasioni pericolose.