Prima ancora dell’apertura ufficiale che consente di variare le rose dei calciatori, inizia a dare segni di vitalità il mondo pallonaro. Anche nei dilettanti è consentito tesserare e/o svincolare calciatori che per vari aspetti non rientrano più nelle grazie delle società, magari sono gli stessi che in estate erano stati annunciati come “colpi”.
Le separazioni in corso non si possono addebitare solo alle società; spesso magari a chiedere la “cessione” sono proprio i singoli calciatori, per entrambi può esserci un motivo di insoddisfazione che determina l’interruzione del rapporto.
Prossima finestra che offre la possibilità di cambiare la camiseta è attesa dal 1° dicembre al 14 dicembre (entro le ore 19:00).
E sotto traccia magari qualcuno si guarda intorno, i contatti partono, si discute, si valuta. Si sà, a dicembre ogni campionato subisce una involuzione, inizia una seconda parte che può essere anche totalmente differente rispetto alla prima fase. Le pericolanti si adoperano per rafforzarsi, le aspiranti cercano di darsi una ulteriore spinta. Restano le squadre che al momento sono tranquille, quelle che sono piazzate meglio rispetto alle pericolanti. Il rebus è: si può continuare a stare tranquilli? Forse è meglio “aggiustare” qualcosa!
Praticamente TUTTI si muovono, TUTTI si guardano le spalle, TUTTI fanno “mercato”. A breve partirà il carrozzone, è giusto che sia così, lo richiede il pubblico.
Le trattative segrete di oggi, o che si tenta di farle restare tali, dal 1° dicembre saranno formalizzate in Lega (ormai organizzata con la versione digitale), saranno annunciati “colpi” così come in estate, fa parte del gioco. Se poi saranno tali o meno si valuteranno alla fine delle contese, si tireranno le somme. Chi riderà per l’obiettivo raggiunto programmerà la prossima stagione (?), chi avrà da rivedere il proprio cammino forse si renderà conto che gli “sforzi” potevano essere destinati alla prossima iscrizione senza rischiare di restare al palo. Il passato ha già cancellato le “vecchie glorie”, il presente potrebbe chiedere il conto e seguirlo nel futuro.
Franco Sangiovanni