Roberto Bacilieri ha indossato la fascia di capitano della Morrone nelle prime uscite stagionali, poi ha dato il suo contributo subentrando dalla panchina nel match di San Fili. «Non ero al meglio a causa di un fastidio al ginocchio – evidenzia – e il mister ha preferito non rischiarmi. A prescindere dalle mie condizioni, ci stava un po’ di turnover considerato che si trattava della seconda partita in pochi giorni. Dovevamo vincere e ci siamo riusciti, sebbene sotto il profilo del gioco si sia fatto meno bene rispetto al recente passato».
Stranges non ha esitato ad affidargli le chiavi della retroguardia, consentendo a Marchio di giostrare in cabina di regia. Sabato pomeriggio è in programma un test niente male al cospetto di una delle corazzate della Promozione. «Ho assistito dal vivo a Roggiano-San Marco rendendomi conto di come i nostri prossimi avversari possano mettere sul piatto della bilancia qualità e forza allo stesso tempo. Li rispettiamo, ma non abbiamo timore di affrontarli».
La storia di Bacilieri è particolare. Ad un certo punto sembrava che dopo la promozione ottenuta con il Cosenza in Serie C2 nel 2007, la carriera potesse impennarsi. La consacrazione a certi livelli, invece, non è mai arrivata. «Andai in prestito nelle categorie inferiori – racconta – e iniziai a domandarmi se fosse ciò che volevo davvero. La risposta arrivò da sola insieme ad un’offerta di lavoro recapitatami da Milano». A restituirgli la voglia di cimentarsi in campo fu proprio la Morrone. «E’ vero, tutto nacque quasi per caso e quando mi spiegarono il progetto e le modalità di gestione della società, rimasi colpito. Il resto è di dominio pubblico».
Il difensore fa parte del nugolo di calciatori selezionati dal dg Chiappetta chiamato a trascinare il resto del gruppo. Il particolare club include anche Granata, Marchio, Piromallo, Ciano e Prete. «In estate si è deciso di voltare pagine e di rifondare l’organico. Mi aspetto che il collettivo cresca ancora molto, ma stiamo lavorando tanto anche sotto il punto di vista dell’affiatamento». L’avvio è stato dei migliori e tutti sono consapevoli che abbassare la guardia sarebbe deleterio. «Non esistono partite facili – chiude Bacilieri – e spesso ci si affretta ad indicare quali favorite le solite quattro, dimenticando formazioni come il San Marco che darà filo da torcere a tutti. La Morrone deve guardare in casa propria e cercare di dare il meglio domenica dopo domenica. Alla fine tireremo le somme».